Il menù dell'amore

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E se non l'hai ancora letto vai subito a comprare "Gli ingredienti segreti dell'amore" di cui ti invito a leggere la mia recensione!

giovedì 20 dicembre 2012

Crema di funghi e pollo - 3C (CREME DE COGUMELOS E FRANGO)

Questa ricetta è un tentativo di riprodurre una ricetta MERAVIGLIOSA provata in Portogallo. E' una crema di funghi e pollo, chiunque vada a Porto la DEVE provare. La si trova al ristorante/caffé Clube Tres C e questo è quello che ti propongono loro:

Io sabato mattina ho fatto il brodo di pollo, in pratica ho fatto un brodo normale con carote, sedano, cipolle e patate aggiungendo due cosce di pollo.

Ingredienti:
Tre manciate di funghi secchi
Una patata bollita
brodo di pollo
Cosce di pollo bollite (nel brodo)
Prezzemolo
Trito italiano
sale
pepe
olio
burro

Preparazione:
In una pentola fate sciogliere l'olio e il burro (due cucchiai e una noce) e fate soffriggere il trito. Versate funghi e la patata e fate insaporire. Dopo circa cinque minuti versate un mestolo dell'acqua in cui sono rinvenuti i funghi e poi cinque mestoli di brodo. Abbassate il fuoco e fate andare per circa 20 minuti coperta.
Trascorsi circa 10 minuti unite del prezzemolo.
A cottura ultimata frullate il tutto con il frullatore a immersione. E BUON APPETITO!!

mercoledì 19 dicembre 2012

Polpette ricotta e porri

Questa ricetta l'ho trovata su Sale&Pepe. Adoro i porri e adoro la ricotta, quindi provarla era d'obbligo.
Dato che io non posso seguire proprio pari pari nessuna ricetta ecco che ho introdotto un cambiamento: pan grattato e grana al posto della semola di grano duro.

Ingredienti (8 polpettine):
Un porro
100 gr di ricotta fresca
il rosso di un uovo
sale
pepe
tre cucchiai di pan grattato
due cucchiai di formaggio grattugiato
Sale
Olio per friggere

Preparazione:
Tagliate il porro a pezzetti piccoli e fatelo bollire per circa 5 minuti. Scolatelo e unitelo alla ricotta, al formaggio grattugiato e al pan grattato. Unite un po' di sale e pepe, l'uovo e ottenete un composto lavorabile. Create, aiutandovi con due cucchiai, delle quenelle. Mettetele su un tagliere o su una teglia e lasciatele in frigo a riposare per circa 20 minuti.
Portate l'olio per friggere alla giusta temperatura e fate friggere le polpettine. Asciugatele dell'olio in eccesso con la carta forno e servite calde!!! GNAMMY!!


lunedì 17 dicembre 2012

Chorizo (patatas riojanas)

Ecco un piatto meraviglioso della tradizione spagnola. Ovviamente l'ho un po' modificata, come sempre. E' stato bello, però, inaugurare la mia splendida pentola di coccio con questa ricetta!!

Ingredienti:
Mezzo Chorizo (è un salame affumicato e piccante spagnolo. Può essere sostituito con un salume nostrano dalle caratteristiche simili)
Una patata grande (o due piccole)
Passata di pomodoro
Un dado (oppure mezzo litro di brodo)
Una foglia di alloro
Un porro
sale
Olio e trito italiano

Preparazione
In una pentola (io ho usato la pentola di coccio.. no, così se non si fosse capito) fate scaldare due cucchiai d'olio con il trito, unite la patata tagliata a quadrettoni e il porro tagliato ad anelli e fate insaporire per circa 10 minuti. Poi unite il chorizo tagliato a fettine sottili ma non troppo e la passata di pomodoro, abbassate il fuoco e fate cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti unendo il dado (o allungando con il brodo di tanto in tanto).
Aggiustate di sale e servite.

BUON APPETITO

venerdì 14 dicembre 2012

Vellutate e dintorni: piselli, patate e porri

Ho scoperto che al mio compagno le vellutate piacciono un mondo! E dato che io le adoro e ora ho anche la benedizione dei dietologi mi sto dando alla pazza gioia.
Poi da quando ho preso il frullatore a immersione vi lascio immaginare. Effettivamente la differenza rispetto al frullatore tradizionale si vede eccome!

Ingredienti:
Una patata
Un porro
Piselli surgelati (io ne ho messi 4 manciate abbondanti)
Trito italiano
pancetta e rosmarino tritati (eliminabile nella versione per vegetariani)
brodo
una noce di burro e un filo d'olio



Preparazione
In una casseruola fate rosolare il trito con la pancetta e il rosmarino. Aggiungete i porri e fate prendere sapore. Unite poi la patata tagliata a quadretti piccoli e lasciata insaporire due minuti girando. A questo punto unite i piselli e, dopo due minuti, il brodo. Chiudete la pentola con il coperchio e fate andare a fuoco medio per circa un'ora (o comunque fino a quando le patate non risultano morbide).
Spegnete il fuoco e passate il tutto con il frullatore. Se desiderate la crema più liquida aggiungete acqua (o brodo) e riportate in temperatura.

Buon appetito

giovedì 13 dicembre 2012

Gnocchi al Castelmagno

Mia nonna sa come farmi felice!
Settimana scorsa sono arrivata a casa sua per la consueta cena settimanale e cosa ti trovo ad aspettarmi? Uno splendido Castelmagno.
Non avendolo terminato durante la cena me lo sono portato a casa.. E allora il piatto del giovedì era deciso! GNOCCHI AL CASTELMAGNO.

Gli gnocchi li ho comprati perché non avevo in casa abbastanza patate.

Preparazione:
Gnocchi per due
Latte 1/4 di lt
Castelmagno (più ce n'è meglio è)
sale
pepe

Preparazione
Mentre in pentola l'acqua si sta scaldando per bollire in un pentolino mettere il latte e il Castelmagno a scaldare. Mescolare frequentemente in  modo che il formaggio si sciolga e non formi grumi. Se piace più liquido aggiungere latte o panna durante la cottura.

Quando l'acqua bolle buttare gli gnocchi e scolari quando sono pronti in una bacinella grande. Unire il sugo e girare. Servire in terrine non tanto grandi con una spolverata di pepe e pezzi di Castelmagno.

BUON APPETITO!

lunedì 10 dicembre 2012

L'Artigiano in fiera

Un evento imperdibile per i milanesi (e non solo) durante sant'Ambrogio è la Fiera dell'Artigianato che si tiene ogni anno in fiera.

E anche quest'anno mi ha vista presente. In mezzo a migliaia di persone.

L'evento è molto interessante, soprattutto per gli amanti di cibo (ma non solo). Quest'anno ci siamo portati a casa un sacco di salami dal Piemonte (al barolo, all'asino e al cinghiale) e dalla Spagna (Jamòn Serrano, salame di Toro, Chorizo)... Ma la cosa di cui più sono orgogliosa è la mia splendida pentola di coccio! La desideravo da tanto.. Dalla prima volta che ho fatto la pasta e fagioli. Ora è in acqua. Ci deve stare per più di 12 ore. Poi, finalmente, la userò per le mie splendide ricette! Grazie alla Puglia!!

Ovviamente neanche quest'anno è mancata la tappa agli stand portoghesi, bellissimi. E anche quest'anno una meravigliosa bottiglia di Tawny. 

Ma non è solo quello che a casa ci è arrivato la cosa interessante della fiera. Abbiamo bevuto birre inglesi, scozzesi, irlandesi  e tedesche (la FORST è meravigliosa). Abbiamo assaggiato ostriche in Francia. Siamo stati in Thailandia e abbiamo mangiato meravigliosi bastoncini di pollo. E per cena ci siamo dedicati alla carne argentina, accompagnata da uno splendido vino argentino. 
Siamo stati a Cuba a bere Mojito e Cerveza e siamo stati anche in Italia. Mangiando panzerotti in Sicilia e crostini di San Daniele accompagnati da un meraviglioso Schioppetino in Friuli

E' bellissimo essere in mezzo a tutto il Mondo e capire che, in fondo, facciamo tutti parte della stessa barca. 

All'anno prossimo! 

Polpettone e patate al forno

Devo ammettere che il polpettone non è mai stato tra i miei piatti preferiti. Di più, ogni volta che mia nonna lo preparava io mi facevo fare un'alternativa.
Però mi è venuta la voglia di cimentarmi con questo caposaldo della tradizione. E' stato un po' un parto. Navigando in rete ho trovato molte ricette che prevedevano la cottura al forno. Ma a me non finiva. Mi ricordavo mia nonna mentre lo cuoceva nella casseruola.

Quindi alla fine ecco la mia ricetta, in casseruola e con le patate al forno.

Ingredienti (per il polpettone):
500 gr di trita scelta
due cucchiaini di prezzemolo
tre cucchiai di grana
sale
pepe
5 fette di scamorza
due fette di prosciutto cotto
trito italiano
mezza carota tagliata a fette
un gambo di sedano tagliato a pezzetti
pancetta a cubetti e rosmarino
burro e olio
mezzo bicchiere di vino
circa mezzo litro di acqua

(per le patate)
Una patata grande a pasta gialla
olio
rosmarino
sale

Preparazione:
In una terrina grande mischiate la trita con sale, pepe, grana e prezzemolo. Formate un impasto compatto e stendetelo su carta da forno. In mezzo posizionate la scamorza e il prosciutto e arrotolate. Sigillatecon una fetta di prosciutto e avvolgete nella carta da forno. Lasciate riposare in frigo per almeno mezz'ora.

Nel frattempo tagliate le patate a quadrettini, sciacquate in acqua fredda per far perdere l'amido e mettete a bollire per circa 5-7 minuti. Scolatele, fate raffreddare e asciugate.
Posizionate in una teglia ben oliata, cospargete di rosmarino e sale, mescolate bene e infornate in forno caldo a 180° per circa 50 minuti.

In una casseruola fate soffriggere il trito italiano con la pancetta e il rosmarino, aggiungete il polpettone e rosolatelo bene, per almeno 15 minuti, da ogni lato in modo che si sigilli. Aggiungete le verdure, sfumate con il vino e, quando sarà quasi tutto evaporato aggiungete l'acqua. Coprite e fate andare a fuoco medio per circa 50 minuti, girandolo di tanto in tanto.

Una volta pronto il polpettone toglietelo dal brodo e lasciatelo un attimo da parte. Nel mentre, con il frullatore a immersione tritate bene il brodo in modo da ottenere un sughetto omogeneo. Fate riprendere calore e servite il polpettone a fette con il suo sugo sopra e le patate da parte.

BUON APPETITO!

giovedì 6 dicembre 2012

Elena's Burger

E alla fine come si può cedere alla tentazione di un bellissimo hamburger? Per me è impossibile! Allora ecco la mia ricetta. Facile, veloce e gustosissima!

Ingredienti:
500 gr di trita scelta
3 cucchiaini di prezzemolo agliato (come vi ho già detto io ne ho sempre una scorta in freezer)
tre cucchiai di formaggio grattuggiato (pecorino, parmigiano, grana)
sale
pepe
una noce di burro
(sottilette a piacere)

Preparazione:
In una terrina amalgamate tutti gli ingredienti. Una volta che il composto è ben compatto mettetelo sul piano di lavoro e create 4 porzioni. Date la forma rotonda tipica dell'hamburger alle 4 porzioni.

In una padella fate rosolare una noce di burro e cuocete gli hamburger per circa 10 minuti girando di tanto in tanto (per la cottura regolatevi anche in base ai gusti dei commensali).










Volendo si può aggiungere una sottiletta sopra l'hamburger.


Assicuro che sono buonissimi anche freddi in un panino il giorno dopo (lo sto mangiano ora!).

BUON APPETITO (ah, io accompagnerei con una birra - bionda chiara (ah, se trovassi in Italia le birre portoghesi!), o un vino leggero come un Kaltersee.

martedì 4 dicembre 2012

Brasato al barolo.. e son soddisfazioni!!

Questa domenica mi sono dedicata ad un signor piatto. Uno di quei piatti che si possono definire "della tradizione", in questo caso piemontese. Il brasato al barolo.

Ingredienti per 2:
ca. 700 gr di Cappello di prete
un litro di vino barolo (o comunque un vino da uve nebbiolo non troppo giovane) (più il vino è giovane più tempo dedicherete alla marinatura)
una carota
una cipolla
tre cambi di sedano
un chiodo di garofano
una stecca di cannella
tre semi di ginepro
qualche foglia di alloro e aromi vari (rosmarino, mirto, timo)
sale
una noce (grande) di burro

Preparazione
In una bacinella riponete la carne coperta dal vino con le verdure tagliate a tocchi e gli aromi. Coprite con la pellicola e fate riposare in un luogo fresco per almeno 6 ore (io l'ho messa a macerare alle 7 di sera e ho iniziato a cucinare alle 16 del giorno dopo).

Finita la marinatura scolate la carte e le verdure (tenendo da parte il vino!!!!).
In una pentola dai bordi alti fate sciogliere una noce di burro e mettete a rosolare la carne per qualche minuto (fino ad ottenere la crosticina). Unite le verdure e fate insaporire per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto.
A questo punto unite il vino, abbassate la fiamma al minimo, coprite e fate cuocere per almeno 2 ore.
Terminata la cottura, tirate fuori la carne e riponetela al caldo, versate il sughetto nel mixer e rimettete sul fuoco per riscaldare. Servite le fette di brasato con il sughetto.
Accompagnate da: polenta o purè

Vino: Un vino corposo, invecchiato. Nel mio caso Gattinara 2007 - Quat Gat

lunedì 3 dicembre 2012

Cooktown - thanks to Walkabout Milano

Oggi non voglio parlarvi di una ricetta in particolare,bensì di un tour gastronomico per le vie della mia bellissima città: MILANO.
La mia amica Deja (la nostra fotografa del cibo) mi ha regalato questo simpatico tour per Natale e devo dire che mai regalo è stato più gradito!
Il giro è organizzato da Walkabout Milano, un'associazione di promozione sociale e turistica nuova e interessante.

Si parte il sabato mattina, ore 10.00, davanti al Camparino. Il tour si snoda per luoghi storici e simbolo della gastronomia milanese e la guida sa coinvolgere e raccontare aneddoti interessanti, con la spinta della passione. Si vede che quello che fa gli piace e lo coinvolge. Il tour e davvero un'esperienza interessante. Il momento più bello è stato quando siamo entrati nell'osteria Bagutta, un misto tra la trattoria di una volta e il museo.

Concluso il tour (non senza una tappa ristoratrice) si avvicina il momento della cucina. Gli spazi occupati sono quelli dell'associazione "La Cucinoteca" - in via muratori. Spazi bellissimi!
Il menù era molto interessante perché pensato da una chef sarda celiaca e intollerante ai latticini. Abbiamo preparato salsiccia al vino con polenta taragna e "chapati" della chef e una torta di mais al limone. Piatti tutti ottimi da riproporre sicuramente! Barbara ha un blog: Golosamente intollerante e ha già pubblicato il post con le ricette!


Insomma, un'esperienza da fare! E rifare..

martedì 27 novembre 2012

Vellutata patate e porri

Io ho una passione per le zuppe, le creme e le vellutate. Infatti quando vado all'estero (specie nei Paesi nordici, Inghilterra su tutti) ne faccio delle scopracciate non indifferenti. Purtroppo da noi non c'è quest'usanza e le poche volte che si trova in un ristorante la zuppa ha prezzi inaccessibili (per essere una zuppa).
Quindi se non sono in viaggio me le faccio io. Il procedimento è praticamente sempre lo stesso per qualsiasi tipo di crema. Domenica io ho proposto la vellutata di patate e porri.

Ingredienti (per una vellutata per due persone - piccola porzione)
Un porro
Una patata
Soffritto italiano (carote - cipolle - sedano)
Un litro circa di brodo vegetale
due cucchiai di olio e.v.o,
una noce di burro
timo
sale
pepe

Preparazione
Fate soffriggere il trito e dopo qualche minuto aggiungete il porro tagliato a rondelle. Lasciate insaporire e intanto tagliate la patata a tocchetti piccoli. Quando il porro sarà imbiondito aggiungete la patata e lasciate insaporire 5 minuti mescolando. Aggiungete quindi qualche mescolo di brodo, fino a coprire tutte le patate. Coprite e lasciate cuocere a fuoco medio/alto per un quarto d'ora, mescolando. Aggiustate di sale e unite ancora un po' di brodo e continuate a cuocere fino a quando non vi sembra che le patate siano morbide (circa 30 minuti). Passate il tutto nel mixer (l'ideale è il frullatore a immersione) e rimettete sul fuoco, aggiungete il timo e un mestolo di brodo. Cuocete per due minuti e servite con un filo d'olio, pepe e (volendo) una spruzzata di parmigiano.

VARIANTE PER NON VEGETARIANI:
Se al posto di un mestolo di brodo aggiungete mezzo bicchiere di latte e al trito aggiungete un po' pancetta, la crema risulterà molto più cremosa!

BUON APPETITO!!

lunedì 26 novembre 2012

Involtini di melanzane e bresaola

Questa ricetta l'ho liberamente tratta da Visto Che Buono che settimanalmente sulla sua pagina facebook e sul sito pubblica la miglior ricetta della settimana.

Come sempre ho ri-eleaborato la ricetta.

Ingredienti (per due persone):
100 gr di robiola
10 fette di bresaola
1 melanzana
un limone non trattato
pepe
sale
prezzemolo tritato con aglio
un cucchiaio d'olio e.v.o.

Preparazione:
Tagliate la melanzana in 10 fette sottili ma non troppo e immergetele in acqua salata per circa 1 un'ora. Scolatele e lasciatele perdere acqua per altri 10 minuti. Passatele sotto l'acqua fredda e asciugatele bene. Fate scaldare una bistecchiera e grigliate le dieci fette di melanzana.
Mentre le lasciate raffreddare in una ciotola mischiate la robiola, il prezzemolo, sale, pepe e la buccia grattugiata del limone.
Preparate gli involtini mettendo una fetta di melanzana e la fetta di bresaola spalmata con la robiola. Spennellate una teglia da forno con il cucchiaio d'olio e infornate gli involtini nel forno caldo a 180° per circa 20 minuti.

BUON APPETITO!!

martedì 20 novembre 2012

L(')ost in Venice

Questo fine settimana mi ha portato a Venezia. Due giorni di fuga dalla quotidianità e dal rumore del traffico. Si perché la prima cosa che colpisce chi arriva a Venezia è il silenzio. Un silenzio fatto di voci. Niente clacson, niente sgasate. E niente semafori.

A Venezia, poi, il forestiero deve accettare il perdersi. Non deve pretendere di sapere sempre esattamente dov'è e dove sta andando. Quindi scarpe comode, cartine in tasca per poter ritrovare l'albergo, macchina fotografica in mano e via per le calle e i campi.

Ovviamente un mio fine settimana non può prescindere da cibo e vino. Che a Venezia si riassume in cicheti e ombre. Ero partita preparatissima con un elenco di Bacari da fare invidia a una guida... Qualcuno l'ho trovato, con altri non ci ho neanche provato. Perché poi quando sei in giro, vedi una porta, senti un vociare e ti butti dentro, anche per ripararti dal freddo.

Un tour di Venezia non può prescindere dalle sarde in saor, sardine fritte e fatte riposare con aceto, cipolle appassite in olio, uvette e pinoli. Una bontà! Le migliori? Sicuramente all'Osteria al Ponte - davanti all'ospedale S.S. Giovanni e Paolo (che poi vogliamo parlare dell'ospedale??). Meraviglioso paninetto ricolmo di sarde. Un piacere per il palato.

Abbiamo provato a concederci le polpette dell'Osteria alla Vedova (Ca' D'oro) ma era davvero impossibile.

Molto belli e curati i cicheti all'Erbaria (Rialto), zona molto in voga tra i giovani. Noi abbiamo scelto l'Osteria del Bancogiro. Personalmente un'ottima fettina di polenta nera con ricotta salata e gamberi al curry!

Il quartiere migliore per mangiare e bere è, sicuramente, Canaregio soprattutto avvicinandosi al Ghetto. Nel mio tour personale di Venezia non poteva mancare una tappa al Timon (F.ta Ormesini) luogo tanto caro ai miei nonni. Ottimo il crostino con battuto di pancetta. E la selezione era davvero di tutto rispetto.

Per chi si sta chiedendo i prezzi di tutto questo, beh. Normalmente un bicchiere di vino va dai 2 ai 5 €, secondo il posto e, ovviamente, il vino. I cicheti vanno da 1 a 2/3 €. Quindi si può far del buono senza svenarsi! Mi raccomando la cartina in tasca e la voglia di perdersi a Venezia!





venerdì 9 novembre 2012

Gente del Fud, 137 foodblogger

Piovono polpette

Ed ecco qui, le regine incontrastate a casa nostra. Le polpette. Questa volta in una versione abbastanza classica, al sugo. Con curry di verdure.

Ingredienti per 20 polpette:
200 gr di carne trita
una fetta di prosciutto cotto
prezzemolo tritato agliato
sale
pepe
trito classico (carote, cipolle, sedano) - una manciata
concentrato di pomodoro
grana padano grattugiato
un uovo

una falda di peperone rosso
un pomodoro
una carota
mezza zucchina
una patata grande
sale
pepe
curry

olio e.v.o.
passata di pomodoro
un bicchiere di marsala

Preparazione:
Come prima cosa tagliate le verdure a dadini. Fate scaldare un po' d'olio in una padella e mettete a cuocere le patate. Sfumate con il marsala, aggiungete il curry e coprite.
Intanto nel mixer unite tutti gli ingredienti per le polpette (macinato, prosciutto, prezzemolo, formaggio, sale, pepe, un po' di trito due spruzzate di concentrato di pomodoro e l'uovo) e azionatelo per due minuti.
Girate le patate e aggiungete i peperoni.
Create le polpette. Fate scaldare un po' d'olio in una padella. Fate rosolare il trito e aggiungete le polpette. Rigiratele bene, sfumate con il marsala rimasto e rigiratele ancora.
Nel frattempo incorporate le altre verdure a patate e peperoni, mischiate e coprite.
aggiungete la passata di pomodoro alle polpette, abbassate il fuoco e coprite. Dopo 5 minuti unite tutte le verdure, continuate a cuocere per circa 20 minuti a fuoco lentissimo coperte (mescolando di tanto in tanto).

BUON APPETITO

lunedì 5 novembre 2012

HORTUS 2012

Venerdì ho approfittato del ponte per andare ad un bella mostra sugli Orti in città!

Lo spazio è l'Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele. Spazio bellissimo e con un bel calendario di eventi. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.
La mostra si intitola Hortus 2015 - Milano città d'orti ieri, oggi e domani.
La mostra è a cura di Hortus 2012 (for a growing Milan), associazione culturale che promuove la cultura della sostenibilità, in ambito urbano, attraverso la riproposizione dell'orticoltura. Chi a Milano frequenta la Cascina Cuccagna li conosce già!


La mostra si propone di dare delle testimonianze iconografiche dell'importanza degli orti per la città sin dal '500. Attraverso le carte planimetriche è possibile vedere i mutamenti della città nel corso dei secoli, la crescita delle cerchie murarie e il posizionamento degli orti urbani. Il tutto intervallato da testimonianze fotografiche e testi. Fino al XIX secolo orti e giardini privati avevano una grande importanza nella vita urbana. L'estensione della città era, nel 1801, di 8,2 milioni di mq dei quali 2,2 occupati da spazi viabili, verde pubblico e piazze d'armi e 2,5 da orti, vigneti e giardini (per 135.000 abitanti).

Ma la mostra non è solo un modo per rimpiangere il passato. Bensì l'occasione per scoprire anche belle iniziative di oggi per ritornare a quel rapporto diretto con la terra che si è andato dimenticando. Così si riscoprono l'orto del Monastero della Visitazione, l'Orto botanico di Brera e l'Orto della Fede presso la Chiesa Protestante. Oltre che apprezzare gli sforzi fatti in questo senso in altre città in giro per il Mondo.

Insomma, tornare a coltivare, a godere dei frutti della terra, è possibile, con una nuova coscienza civica e una presa di posizione forte. E' forse l'unica strada per salvare le nostre città e la nostra salute.

Informazioni:
HORTUS 2015
Urban center - Galleria Vittorio Emanuele 11/12 (lato palazzo Marino)
Orari: Lun/Ven 9.00-18.00
Ingresso: gratuito

martedì 30 ottobre 2012

Il sangue di Montalcino


Adoro il vino, in particolare i rossi corposi, fermi, decisi. Per questo motivo non ho saputo resistere appena mi sono imbattuta in questo splendido libro.

L'autore è giornalista, scrittore ma soprattutto produttore di vino (Barolo, Chardonay e Pinot Nero) nelle Langhe. E il libro è un misto di realtà (quasi tutte le informazioni sul mondo del vino e le descrizioni dei luoghi) e finzione (il giallo di per se stesso) raccontato con maestria e passione.

La morte di un noto enologo a Montalcino racchiusa nel mistero, un commissario friulano burbero, il mondo patinato del vino messo sotto la lente di ingrandimento delle indagini. Personaggi magistralmente raccontati. luoghi, vini e sensazioni descritti splendidamente da chi quel mondo lo conosce e lo ama.
Il giallo in se è avvincente e di non facile interpretazione. Troppi veleni, lati oscuri e misteri avvolgono la vita dell'enologo Roberto Candido. Uomo tutto d'un pezzo, sognatore e sempre fedele alla VERITA'.

Alcune citazioni mi sono rimaste impresse e credo aiutino a comprendere la portata di questo romanzo.
Solo l'antico può essere nuovo. Il vecchio, a dir tanto, può travestirsi da moderno. 

"Dicono: hai bevuto il peccato! Niente affatto, ho bevuto ciò che sarebbe peccato abbandonare; non vi è vita in questo mondo per chi muore senza avere provato l'ebrezza, egli ha vissuto invano. (Cit. di poeta egiziano - 1181/1235)

La terra conosce misteri che l'uomo non conosce. 

Il sangue di Montalcino
G. Negri
Ed. Einaudi
pag. 276
Euro 12,00€
Consigliato a chi: ama i gialli, il vino o entrambi.

lunedì 29 ottobre 2012

Pappardelle ai porcini

Ci sono delle volte in cui un ingrediente ti segue. E tu provi a resistere ma alla fine torna sempre. E quindi cedi.
Così è stato per me con questi porcini. Dalla mattina continuavo a vedermeli comparire davanti. Mai visti tutti questi ortolani sulla mia strada.
Alla sera, ora dell'aperitivo, decido che è giunta l'ora. Compro due porcini e un brick di panna.

Ingredienti (per due persone)
Pappardelle (io avevo a casa una confezione di Emiliane Barilla..)
Due porcini piccoli
Un brick di panna
un cucchiaio di olio e.v.o.
uno spicchio d'aglio
Prezzemolo tritato con un po' d'aglio
sale e pepe q.b.
Mezzo bicchiere di vino bianco
Un quarto di dado

Preparazione:
Con un pennello pulite i porcini ed eliminare il grosso della terra, poi passarli sotto l'acqua corrente. Tagliate i funghi non troppo piccoli. In una padella fate rosolare lo spicchio d'aglio schiacciato con l'olio per insaporire. Poi buttatelo via. Unite i funghi, fateli insaporire e unite il dado a pezzetti. Sfumate con il vino bianco e abbassate la fiamma. Salate e unite il prezzemolo. Lasciate cuocere i funghi per circa 10 minuti a fuoco basso mescolando di tanto in tanto. Intanto portate ad ebollizione l'acqua per le pappardelle.
Unite la panna (q.b.) e, sempre a fuoco basso lasciate cuocere per altri 5 minuti, unendo, se necessario, un po' d'acqua di cottura. Quando bolle l'acqua buttate le pappardelle e, al dente, scolatele e unitele al sugo lasciando un po' d'acqua di cottura per rendere il sugo morbido.
Finite con una spruzzata di pepe.

Buon appetito!

lunedì 22 ottobre 2012

Aperitivo?

Avendo preparato il brodo mi avanzavano le due patate bollite. Allora ho deciso di preparare un bell'antipasto. In due ciotoline ho diviso e condito le patate bollite.

Poi ho preso una bella fetta di pane da sandwich, spalmata con un po' di burro e spruzzata con sale e pepe. L'ho messa in forno a 150° per circa 5-10 minuti (giusto per far sciogliere il burro e leggermente tostare il pane).

Sopra alla fetta ho messo tre sottilette, un pomodorino cigliegino e due fette di cotto. Ancora un po' di sale, timo e pepe. Et voilà. Antipasto sfizioso e veloce, per qualsiasi occasione. E poi è anche abbastanza chic!








Ho dimenticato le foto ma ieri ne ho fatto un altro:
Nel mixer frullate qualche foglia di basilico, olio e.v.o., sale, formaggio tipo philadelphia e una punta di peperoncino fresco.
Spalmate il composto su una fetta di pane da sandwich e finite la tartina con salumi a piacere (ma anche verdure). Et voilà. L'aperitivo è pronto!

venerdì 19 ottobre 2012

Tortellini in brodo

No, non ho fatto io i tortelli. Quelli li ho presi all'Esselunga, già pronti. Tortellini di prosciutto crudo.
Quello che ho fatto, però, è stato il brodo.

Per due litri di brodo ho messo un gambo di sedano (con le foglie), una carota grande, due patate piccole e una cipolla dorata, oltre a un chiodo di garofano inserito in una patata. Si mette tutto in pentola, si accende il fuoco basso e si copre, lasciando che cuoca con calma per circa 3 ore. Poi si aggiunge un po' di sale. A cottura terminata si passa il brodo in un colino (le verdure se piacciono possono essere condite con un po' d'olio e mangiate), et voilà.

Al momento di mettere in tavola si riporta il brodo a temperatura, si versano i tortellini e si lasciano cuocere per circa 8/10 minuti. Poi va a gusto, io aggiungo sempre un po' di grana nella cottura e un po' di pepe alla fine.

Buon appetito!

mercoledì 17 ottobre 2012

Finferli

Non amo particolarmente l'autunno perché rappresenta il ritorno al freddo. Però quando vedo certe meraviglie cambio idea.
L'altra mattina sulla strada verso il lavoro con la coda dell'occhio vedo apparire questi splendidi frutti della terra dall'ortolano. Non ho potuto fare a meno di comprarli. Due etti e mezzo. Un bel contorno! 

Sono, i finferli, i miei funghi preferiti in assoluto. Ottimi con i risotti o le paste danno il loro meglio da soli, come contorno a bistecche o polente! 

Arrivata a casa ho pulito i funghi (tolto il grosso con un pennello e poi passati sotto l'acqua corrente e lasciati asciugare). 

Ingredienti: 
Due etti e mezzo di finferli freschi
Un cucchiaio d'olio
Uno spicchio d'aglio
Prezzemolo tritato con mezzo spicchio d'aglio (io ce l'ho sempre pronto in frigo - retaggi di famiglia)
Un pezzetto di dado 
sale e pepe

Preparazione: 
In una padella fate rosolare lo spicchio d'aglio con l'olio e, quando avrà insaporito il fondo, buttatelo via. Versate i funghi freschi puliti e fate prendere sapore. I funghi, specie i finferli, lasciano la loro acqua durante la cottura quindi (generalmente) non è necessario aggiungere acqua o brodo. Lasciateli cuocere a fuoco lento coperti, mescolando di tanto in tanto, con un pezzetto di dato per 10 minuti. Aggiungete il prezzemolo e regolate di sale e pepe. Fate cuocere ancora per circa 5 minuti. 

Il piatto è pronto. 

Preparati così sono ottimi come contorno a una buona bistecca o come guarnizione per una polenta. Oppure aggiunti al sugo o alla panna per un piatto di pasta mooolto sfizioso!

Buon appetito!

martedì 16 ottobre 2012

The Ramen Girl

Il mio primo approccio con il Ramen è stato a NYC. Prima sera. Io e la mia socia, dopo aver sistemato le valigie ci siamo lanciate in perlustrazione nella zona (East Village), accorgendoci contemporaneamente di amare profondamente quella città e di avere una fame da lupi! Così il piccolo ristorante di Ramen ci ha attirate subito.

Incuriosita dal titolo, ieri sera ho deciso di guardare "The Ramen Girl" film del 2008 di R. A. Ackerman con Brittany Murphy e Toshiyuki Nishida.

Abby, abbandonata dal fidanzato dopo averlo raggiunto a Tokyo, si sente persa e abbandonata e trova rifugio in un ristorante di Ramen.
Decide così che vuole diventare allieva del maestro Maezumi e imparare a cucinare il Ramen.
Ovviamente non si tratta solo di Ramen. Inizia un viaggio interiore che la porterà a conoscere l'amore e la cultura giapponese. Imparando una grande lezione che vale per molte cose. La testa, la tecnica, la capacità sono niente se non si usa il cuore, nella preparazione del Ramen come nell'affrontare qualsiasi sfida la vita di metta davanti.

Il film mi è piaciuto tantissimo! Soprattutto nei momenti in cui Maezumi (e la madre) cercano di far capire a Abby cosa serva per cucinare un ottimo Ramen. Le insegnano ad aprire il cuore, perché la cucina è amore. Il commensale, il cliente, l'ospite, riceve da noi in regalo la pietanza. Da quel momento farà parte di lui, gli regaliamo una parte di noi. Per questo bisogna imparare a donarsi, l'atto di cucinare è un atto d'amore, di scambio.

Ho trovato questo concetto bellissimo ed esprime pienamente la mia idea di cucina. Ciò che io cerco di fare, sempre, ogni qual volta metto in tavola qualcosa. E che cerco di afferrare quando assaggio piatti cucinati da altri. Questa è veramente la cucina.

lunedì 15 ottobre 2012

Pollo alla cacciatora

Purtroppo, troppo presa dalla voglia di assaggiare, ho dimenticato di fotografare.
(appena rifarò la ricetta sarà mia cura postare una foto - oppure se ne avete e volete condividerla fate pure!!!)

Ingredienti (x 2 persone):
2 cosce di pollo
3 pomodori perini
cipolla - sedano - carota
mezza tazza di brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino
sale e pepe
un rametto di tipo (possibilmente fresco)
mezzo limone
qualche oliva (verde o nera)

Preparazione:
Fate marinare le cosce di pollo con tre cucchiai di olio, il succo del mezzo limone, sale e pepe per almeno un paio d'ore.
Nel frattempo incidete ad X i pomodori perini alle due estremità, immergeteli in acqua fredda e portate a ebollizione. Dopo pochi minuti togliete dal fuoco e passateli sotto l'acqua fredda. Spelateli e tagliateli a tocchetti.

In una pentola fate scaldare tre cucchiai d'olio e fate rosolare il soffritto per un paio di minuti. Poi mettete le cosce in pentola bagnando con il sugo della marinatura. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e, quando sarà quasi del tutto assorbito, aggiungete i pomodori  e il brodo. Coprite e fate cuocere per circa un'ora a fuoco molto basso.
Ogni tanto girate le cosce e, nel caso, aggiungete un po' d'acqua.
Quasi a fine cottura aggiungete le olive. La ricetta prevede quelle nere ma sono ottime anche quelle verdi.

BUON APPETITO!

mercoledì 10 ottobre 2012

Pasta e fagioli (di ispirazione veneta)

Lo ammetto. Non amo particolarmente la pasta e fagioli. Non è il mio piatto preferito, anzi se posso evitare.
Però al mio compagno piace molto e i suoi genitori ci hanno appena dato un bel sacco di fagioli freschi, come non approfittarne?? Così complice il brutto tempo e il sabato sera casalingo eccomi ai fornelli dalle sei. (Anche prima se si considera la preparazione di soffritto e brodo)

Ingredienti:
Cipolla - sedano - carota
Fagioli  (quantità e tipologia a piacere. Noi avevamo i borlotti, ne ho messi quattro pugni abbondanti, da riempire su uno strato una fondina)
Un etto di ditaloni
Un cucchiaino di concentrato di pomodoro
olio evo
Un litro di brodo
Qualche pezzetto di pancetta
rosmarino (qualche fogliolina)
Una patata bollita (volendo si può mettere la patata a bollire con i fagioli)

Preparazione:
Nel mio caso usavo fagioli freschi, quindi non ho dovuto immergerli in acqua. Nel caso di fagioli secchi immergerli in acqua fredda la sera prima.
In una casseruola (io ho usato la pentola in cui faccio normalmente la pasta), mettete tre cucchiai abbondanti di olio e fate soffriggere cipolla, sedano e carota tagliati sottili con il rosmarino e la pancetta. Poi mettete i fagioli a prendere sapore e, dopo qualche minuto, coprite con il brodo (nel caso è il momento di mettere la patata) e portate a bollore. Abbassate al minimo la fiamma e coprite. Dopo circa 5 minuti prelevate un mestolo di brodo e fate sciogliere il concentrato e versate il tutto nella pentola. Lasciate cuocere coperto per un'ora e mezza. A questo punto prelevate metà dei fagioli e passateli al passaverdura (o nel mixer) e rimetteteli in pentola insieme alla patata schiacciata. Aggiungete i ditaloni  (nel caso aggiungete acqua) e portateli a cottura. Servite con un filo d'olio e (se piace) una spruzzata di pepe.
(Io ho unito la pasta e fagioli a uno splendido Cabernet, data l'ispirazione veneta)

BUON APPETITO!!

giovedì 4 ottobre 2012

Riso zucchine e limone

Questo piatto l'ho trovato in un giornale e ho deciso di provarlo, adoro il limone nei primi piatti!

Ingredienti (x 2 persone):
5 pugni di riso arborio (due a testa più uno per la pentola)
un cipollotto
brodo vegetale (un pentolino da latte)
una zucchina
mezzo limone
grana grattugiato
sale e pepe
olio evo
burro
un bicchiere di vino bianco

Preparazione:
In una padella antiaderente fate sciogliere una noce di burro con due cucchiai di olio e mettete il cipollotto a soffriggere. Quando sarà dorato aggiungete il riso e lasciate che tosti (i chicchi diventeranno opachi). Dopo qualche minuto sfumate con il vino bianco e, quando sarà tutto assorbito, iniziate ad aggiungere il brodo poco alla volta mescolando spesso.
(Nel caso non siate sicuri della quantità di brodo un consiglio è per due persone mezzo dado da mettere direttamente nel riso e poi aggiungere semplicemente acqua. In questo modo la quantità di brodo sarà giusta e non si butterà via niente.)
Nel frattempo tagliate la zucchina a julienne, grattugiate la buccia del mezzo limone e ricavatene il succo.
Quando il riso sarà quasi pronto aggiungete la zucchina e il limone e fate cuocere per altri 4-5 minuti.
(il riso normalmente richiede 18-20 minuti di cottura)
Quando è pronto mantecate con mezza noce di burro e il parmigiano.

Buon appetito!

martedì 2 ottobre 2012

Ossi buchi alla milanese

Visto che oggi è la festa dei nonni mi sento di pubblicare questa ricetta. E' un piatto tipicamente milanese e io, per essere sicura della riuscita, ho chiesto aiuto a mia nonna. Questo piatto che racchiude tutti i sapori che si respirano nella mia città (e che io ho sempre respirato in casa mia da ottobre a marzo).

Il piatto è un secondo che diventa piatto unico se accompagnato da un riso giallo o una polenta. In questo caso l'ho accompagnato a una julienne di finocchi (avevamo già dato per due giorni, meglio stare legggeri :-P)

Ingredienti:
Due ossi buchi
Mezzo bicchiere di Marsala (consiglio della nonna, normalmente nelle ricette è indicato il vino bianco, ma la ricetta milanese - milanese vuole il Marsala)
cipolla - sedano - carota
2 foglie di salvia
olio evo
burro, una noce
farina q.b.
Una tazza di brodo
un cucchiaino di concentrato di pomodoro (il concentrato di pomodoro non è strettamente necessario, si può decidere al momento)
3-4 rametti di prezzemolo
mezzo spicchio d'aglio
mezzo limone (grattugiare la scorza e ricavarne il succo)

Preparazione:
Incidere i lati dell'osso buco (non è un'operazione strettamente necessaria, serve per evitare l'arricciamento della carne. Nel mio caso non ci sono riuscita molto bene. Se li comprate dal macellaio lasciate fare a lui!) e infarinare gli ossi. In una padella antiaderente portare l'olio (due cucchiai) a temperatura e poi rosolare gli ossi da entrambi i lati. Trasferirli su un piatto e aggiungere il burro e il soffritto e due foglie di salvia tritate finemente, far rosolare e aggiungere gli ossi. Lasciare insaporire un paio di minuti e poi sfumare con il mezzo bicchiere di marsala. Quando sarà sfumato quasi completamente aggiungere il brodo dove si è sciolto il cucchiaino di concentrato (il concentrato non è obbligatorio, c'è anche la versione bianca) e coprire con un coperchio. Lasciare cuocere per un'ora e mezza circa, rigirando di tanto in tanto aggiungendo acqua se del caso.

A cottura quasi ultimata aggiungere la gremolada (prezzemolo tritato con aglio, scorza e succo di limone). Lasciare insaporire e servire.

Buon appetito!

lunedì 1 ottobre 2012

Suggestioni autunnali, cipolla - sedano e carota

La pioggia a me non piace. Io adoro il sole, caldo, che scalda il cuore. Dovevo allora assolutamente correre ai ripari questo fine settimana e così, dopo un'abbondante spesa e le pulizie domestiche di rito, mi sono messa ai fornelli per mandar via la tristezza.

Ho preparato soffritto per i prossimi mesi, tagliando cipolle - carote e sedano. Poi mi sono resa conto che forse ne avevo presi un po' troppi.. e allora che fare? Ma sì un bel brodo (che tanto mi serviva per tutte le ricette che avevo in mente). 

E poi prepariamo la pasta e fagioli, e domenica pollo alla cacciatora (chiedo venia, ho dimenticato di scattare troppo presa dalla voglia di masticare) e ossi buchi. Purè di contorno e tortino di verdure per il pranzo in ufficio di oggi.

E la tristezza è andata via. Spazzata dall'ottimo cibo e dalla preparazione, dai sapori che provenivano dalla cucina, dai gesti antichi e moderni nello stesso tempo. 

Devo dire che mi ha dato grande soddisfazione fare il brodo. Lo so è una stupidata. Ma io, pigra, ho sempre usato il dado. In realtà è davvero semplice. Da grande soddisfazione e per il gusto.. beh, non c'è paragone. 

In una pentola ho versato 2 litri d'acqua ai quali ho aggiunto una carota, una cipolla, una patata sbucciata (alla quale ho inserito un chiodo di garofano) e 4 o 5 gambi di sedano, poi ho aggiunto una manciata di sale. Ho coperto e lasciato cuocere per circa 2 ore (si può anche andare avanti ma mi serviva la pentola per la pasta e fagioli). A questo punto l'ho scolato. Ho tenuto da parte la patata per la pasta e fagioli, metà del brodo l'ho usato proprio per questa preparazione e l'altra metà per preparare il pollo, il purè e gli ossi buchi. Mica male! E che buono!!! 

giovedì 27 settembre 2012

Ultimo week end di settembre

Settembre volge al termine. Con lui finisce l'estate ed entra l'autunno. Funghi, zuppe, polenta... Ah, odio le temperature che scendono ma adoro la cucina autunnale! Fatta di sapori forti e cibi confortanti.

Questo fine settimana mi cimenterò in alcuni ottimi piatti autunnali. Dalla pasta e fagioli agli ossi buchi passando per uno splendido pollo alla cacciatora. Vi aggiornerò sui risultati!

martedì 18 settembre 2012

Pranzo al sacco: tortino di verdure

Ormai da circa un anno mangio in ufficio cibo portato da casa. Inizialmente mi limitavo alle solite insalate o al riso basmati con piselli e wurstel.
Poi ho messo la quinta. Oltre alle innumerevoli paste fredde o alle classiche fettine, ai panini e impanature varie ieri sera mi sono lanciata... Tortino di verdure.

Ingredienti (per due tortini):
In realtà quello che serve davvero è un uovo, sale, pepe e del formaggio spalmabile. Poi potete unire quello che volete, secondo il vostro gusto.
Ovviamente è necessario avere in casa la pasta sfoglia e due formine da soufflé monoporzione.

Nel mio caso ho messo un uovo, due cucchiaini di philadelphia, una falda di peperone giallo, un pezzetto di zucchina tagliato a cubetti, grana padano, sale, pepe.


Preparazione: 
Mischia tutti gli ingredienti, rivesti le formine monoporzione con la pasta sfoglia lasciandone fuori abbastanza per ricoprire il tutto e versa il composto. Richiudi e inforna a 180° per 20 minuti circa.

Et voilà! Pranzo da re!

venerdì 14 settembre 2012

Risotto ai peperoni

Questa ricetta l'ho presa da sale e pepe! E come sempre non mi ha tradito!
La ricetta è davvero ottima!

Ingredienti (x 2)
1 peperone giallo
1 cipollotto
mezzo rametto di rosmarino
1/2 lt di brodo
pecorino grattugiato
olio evo
burro
sale e pepe
5 pugni di riso

Preparazione
Far andare il peperone al forno per circa 40 minuti a 180° avvolto nell'alluminio. Poi lasciarlo sotto una tazza per poterlo sbucciare più facilmente.
Dopo averlo fatto riposare ed eliminata la pelle tagliatene una falda a dadini e il resto passatelo al mixer per ottenere una purea.

In una pentola fate scaldare due cucchiai di olio e una noce di burro e fate insaporire il cipollotto tagliato con il rosmarino unendo un cucchiaio grosso di brodo. Poi far tostare il riso e sfumare con i vino bianco. A questo punto andare avanti con il brodo normalmente. A cottura quasi ultimata unire i peperoni e la purea, il pecorino, aggiustare di sale e pepe.

Buon appetito!

giovedì 13 settembre 2012

Crema di funghi e patate

Io ho una passione viscerale per le creme, le zuppe  e i brodi. Infatti mi trovo benissimo nei paesi nordici e in Portogallo, dove la zuppa del giorno la si trova ovunque! E così ho deciso di cimentarmi nella preparazione di una crema!

Ingredienti (x 2)
2 confezioni da 100 gr di porcini secchi
2 patate
1 cipollotto
1 porro
1 dado
sale
pepe
prezzemolo
2 fette di speck
burro
olio e.v.o.
mezzo bicchiere di vino bianco

Preparazione
Far rinvenire i funghi in una tazza di acqua tiepida. Tagliare le patate a dadini. In una casseruola far rosolare il cipollotto e il porro con due cucchiai di olio e una noce di burro. Aggiungere le patate, sfumare con il vino e aggiungere i funghi. Far insaporire per 5 minuti poi aggiungere l'acqua dove sono rinvenuti i funghi e aggiungere il dado. Man mano che l'acqua evapora eventualmente aggiungerne altra  (calda).
Far cucinare a fuoco medio, coperto, per circa 30 minuti.
Passare il tutto nel mixer e far scaldare ancora per pochi minuti aggiungendo acqua o panna all'occorrenza (a seconda della consistenza desiderata).
Nel frattempo in una padella antiaderente rosolare le due fette di speck.

E buon appetito!

mercoledì 12 settembre 2012

Lasagne al pesto

Io ho letteralmente un'adorazione per le lasagne al pesto! E ho ancora nella mente alcune pagine di "Io uccido" di Faletti nelle quali il commissario si lancia in una dichiarazione d'amore per questo splendido primo piatto.
Ho anche la fortuna che metà della mia famiglia vive a Pegli (vicinissimo a Prà, a Genova, paese dal quale viene il basilico migliore per preparare il pesto). In più mia nonna fa un pesto eccezionale e me ne ha appena dati 5 vasetti. Farlo non è difficile, anche io mi lancio. Ma come lo fa lei..

Per il pesto:
2 piantine di basilico (a foglie piccole)
1 spicchio d'aglio
pecorino grattugiato (in realtà va bene anche il grana o il parmigiano)
qualche pinolo
olio evo
sale

Mettete gli ingredienti nel mixer, aggiungete l'olio a filo lentamente. Il pesto è pronto.

Per le lasagne:
Lasagne all'uovo
besciamella
grana
pinoli

Preparazione:
Far scaldare il pesto con la besciamella. In una teglia iniziare con uno strato di besciamella e pesto, poi una lasagna e proseguire, aggiungendo ogni tanto grana. Completare con besciamella, grana e una guarnizione di pinoli. Informare a 180° per circa 20 minuti.

Buon appetito!

martedì 11 settembre 2012

Un pranzo leggero

Il caldo è tornato a farci visita. E così a pranzo si ha più voglia di leggerezza e, soprattutto, di piatti freddi.

Ingredienti:
Mezzo finocchio
Mezza zucchina
Peperoni gialli al forno (messi poi sottolio con un po' d'aglio e di prezzemolo)
Carne trita scelta
Mezzo limone
uno scalogno
sale
pepe
timo
prezzemolo
basilico

Preparazione

Come prima cosa in una tazza unite alla carne sale, pepe, spremuta di mezzo limone e un po' di scorza grattugiata, scalogno tagliato fine, spezie e finire con un po' d'olio e mescolare. Coprire con la pellicola e lasciare riposare in frigo.
Nel frattempo in una piccola ciotola unite il finocchio tagliato sottile e la zucchina a julienne. Condite con olio sale e  pepe e riponete su un piatto.
Poi con un coppa pasta mettete sul fondo i peperoni e sopra la carne marinata. Rigirate il coppa pasta sul piatto, et voilà! Il piatto è pronto.

Buon appetito

mercoledì 5 settembre 2012

Tecnologia e cucina

Il post di oggi prende spunto da un articolo uscito su "il club della lettura" del corriere della sera.

L'articolo indaga sul rapporto tra tecnologia, domotica e cucina prendendo spunto da un articolo apparso su New Scients.

A mio avviso l'immissione eccessiva di tecnologie e scienza in cucina sta rovinando l'arte culinaria. Per me la cucina è sapori, odori, suoni che ti guidano e ti conducono la dove devi andare. La cucina è tentativo. Ci provi, assaggi, fa schifo, ci riprovi. E così via. La cucina è passione e costanza. Partiamo dal presupposto che cucinare deve piacere (e non è vero che se ti piace mangiare ti piace cucinare), lo devi fare con amore e passione. Da lì deriva la costanza e la voglia di migliorare, di sperimentare e di mettersi alla prova con piatti sempre più difficili o cotture sempre più impegnative.
Quando la cucina diventa troppo complicata, troppo tecnologica, perde la sua allure di magia. A me già non piace quando nelle ricette invece di dirti di mischiare gli ingredienti con un sano cucchiaio ti dicono di mettere tutto nel mixer.. ma perché?? Capisco facilitarsi la vita (ad esempio montare il bianco d'uovo a neve è più facile con le fruste elettriche) però neanche esagerare. Impastare? A mano, please. Per stendere la pasta? Mattarello e nonna papera (manuale, please, che almeno non si rompe mai).
Io ho un'idiosincrasia con le dosi. Infatti non faccio quasi mai dolci. L'idea di vedere la mia creatività limitata da misurini e bilance mi atterrisce (poi è vero non mi piacciono proprio i dolci). Non chiedetemi mai quanto ci va di questo o di quello. Tanto la risposta sarà un po', regolati ad occhio, sempre e comunque (chiedere alla Deja - la fotografa del cibo - per conferma!).

Insomma, per me la cucina è ancora magia, condivisione, qualcosa da fare con le mani. Sporcarsi le mani, assaggiare, provare. Spegniamo i computer, scolleghiamoci. Almeno in cucina! (poi dopo pubblichiamo i risultati sul blog). Prendiamoci il nostro tempo. Facciamolo davanti a un bicchiere di vino, con calma (che la fretta è cattiva consigliera). Sentiamo il sapore meraviglioso dalla cipolla che soffrigge, il suono magico del vino quando sfuma il riso, il sapore straordinario che ha il sugo quando ci aggiungi un po' di sale e pepe.

In questo senso mi viene in mente una storia, raccontata da una mia amica. La famiglia è titolare di un ristorante da generazioni. In cucina erano, all'epoca della storia, presenti nonna (seduta su una sedia ma sempre attenta a ciò che succedeva intorno), mamma e la mia amica (oltre al poco personale di cucina). Si stava facendo un risotto e la mia amica (seguendo come tutte noi i tempi di cottura) dice "adesso ci va il vino per sfumare il riso" e la nonna dalla sedia (neanche poteva vedere la sedia) dice "ma no, non lo senti il riso che non è pronto??". Ed è tutta lì la cucina. Saper sentire il riso. Capire cosa gli ingredienti ti chiedono.

BUON APPETITO!