Il menù dell'amore

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E se non l'hai ancora letto vai subito a comprare "Gli ingredienti segreti dell'amore" di cui ti invito a leggere la mia recensione!

martedì 30 ottobre 2012

Il sangue di Montalcino


Adoro il vino, in particolare i rossi corposi, fermi, decisi. Per questo motivo non ho saputo resistere appena mi sono imbattuta in questo splendido libro.

L'autore è giornalista, scrittore ma soprattutto produttore di vino (Barolo, Chardonay e Pinot Nero) nelle Langhe. E il libro è un misto di realtà (quasi tutte le informazioni sul mondo del vino e le descrizioni dei luoghi) e finzione (il giallo di per se stesso) raccontato con maestria e passione.

La morte di un noto enologo a Montalcino racchiusa nel mistero, un commissario friulano burbero, il mondo patinato del vino messo sotto la lente di ingrandimento delle indagini. Personaggi magistralmente raccontati. luoghi, vini e sensazioni descritti splendidamente da chi quel mondo lo conosce e lo ama.
Il giallo in se è avvincente e di non facile interpretazione. Troppi veleni, lati oscuri e misteri avvolgono la vita dell'enologo Roberto Candido. Uomo tutto d'un pezzo, sognatore e sempre fedele alla VERITA'.

Alcune citazioni mi sono rimaste impresse e credo aiutino a comprendere la portata di questo romanzo.
Solo l'antico può essere nuovo. Il vecchio, a dir tanto, può travestirsi da moderno. 

"Dicono: hai bevuto il peccato! Niente affatto, ho bevuto ciò che sarebbe peccato abbandonare; non vi è vita in questo mondo per chi muore senza avere provato l'ebrezza, egli ha vissuto invano. (Cit. di poeta egiziano - 1181/1235)

La terra conosce misteri che l'uomo non conosce. 

Il sangue di Montalcino
G. Negri
Ed. Einaudi
pag. 276
Euro 12,00€
Consigliato a chi: ama i gialli, il vino o entrambi.

lunedì 29 ottobre 2012

Pappardelle ai porcini

Ci sono delle volte in cui un ingrediente ti segue. E tu provi a resistere ma alla fine torna sempre. E quindi cedi.
Così è stato per me con questi porcini. Dalla mattina continuavo a vedermeli comparire davanti. Mai visti tutti questi ortolani sulla mia strada.
Alla sera, ora dell'aperitivo, decido che è giunta l'ora. Compro due porcini e un brick di panna.

Ingredienti (per due persone)
Pappardelle (io avevo a casa una confezione di Emiliane Barilla..)
Due porcini piccoli
Un brick di panna
un cucchiaio di olio e.v.o.
uno spicchio d'aglio
Prezzemolo tritato con un po' d'aglio
sale e pepe q.b.
Mezzo bicchiere di vino bianco
Un quarto di dado

Preparazione:
Con un pennello pulite i porcini ed eliminare il grosso della terra, poi passarli sotto l'acqua corrente. Tagliate i funghi non troppo piccoli. In una padella fate rosolare lo spicchio d'aglio schiacciato con l'olio per insaporire. Poi buttatelo via. Unite i funghi, fateli insaporire e unite il dado a pezzetti. Sfumate con il vino bianco e abbassate la fiamma. Salate e unite il prezzemolo. Lasciate cuocere i funghi per circa 10 minuti a fuoco basso mescolando di tanto in tanto. Intanto portate ad ebollizione l'acqua per le pappardelle.
Unite la panna (q.b.) e, sempre a fuoco basso lasciate cuocere per altri 5 minuti, unendo, se necessario, un po' d'acqua di cottura. Quando bolle l'acqua buttate le pappardelle e, al dente, scolatele e unitele al sugo lasciando un po' d'acqua di cottura per rendere il sugo morbido.
Finite con una spruzzata di pepe.

Buon appetito!

lunedì 22 ottobre 2012

Aperitivo?

Avendo preparato il brodo mi avanzavano le due patate bollite. Allora ho deciso di preparare un bell'antipasto. In due ciotoline ho diviso e condito le patate bollite.

Poi ho preso una bella fetta di pane da sandwich, spalmata con un po' di burro e spruzzata con sale e pepe. L'ho messa in forno a 150° per circa 5-10 minuti (giusto per far sciogliere il burro e leggermente tostare il pane).

Sopra alla fetta ho messo tre sottilette, un pomodorino cigliegino e due fette di cotto. Ancora un po' di sale, timo e pepe. Et voilà. Antipasto sfizioso e veloce, per qualsiasi occasione. E poi è anche abbastanza chic!








Ho dimenticato le foto ma ieri ne ho fatto un altro:
Nel mixer frullate qualche foglia di basilico, olio e.v.o., sale, formaggio tipo philadelphia e una punta di peperoncino fresco.
Spalmate il composto su una fetta di pane da sandwich e finite la tartina con salumi a piacere (ma anche verdure). Et voilà. L'aperitivo è pronto!

venerdì 19 ottobre 2012

Tortellini in brodo

No, non ho fatto io i tortelli. Quelli li ho presi all'Esselunga, già pronti. Tortellini di prosciutto crudo.
Quello che ho fatto, però, è stato il brodo.

Per due litri di brodo ho messo un gambo di sedano (con le foglie), una carota grande, due patate piccole e una cipolla dorata, oltre a un chiodo di garofano inserito in una patata. Si mette tutto in pentola, si accende il fuoco basso e si copre, lasciando che cuoca con calma per circa 3 ore. Poi si aggiunge un po' di sale. A cottura terminata si passa il brodo in un colino (le verdure se piacciono possono essere condite con un po' d'olio e mangiate), et voilà.

Al momento di mettere in tavola si riporta il brodo a temperatura, si versano i tortellini e si lasciano cuocere per circa 8/10 minuti. Poi va a gusto, io aggiungo sempre un po' di grana nella cottura e un po' di pepe alla fine.

Buon appetito!

mercoledì 17 ottobre 2012

Finferli

Non amo particolarmente l'autunno perché rappresenta il ritorno al freddo. Però quando vedo certe meraviglie cambio idea.
L'altra mattina sulla strada verso il lavoro con la coda dell'occhio vedo apparire questi splendidi frutti della terra dall'ortolano. Non ho potuto fare a meno di comprarli. Due etti e mezzo. Un bel contorno! 

Sono, i finferli, i miei funghi preferiti in assoluto. Ottimi con i risotti o le paste danno il loro meglio da soli, come contorno a bistecche o polente! 

Arrivata a casa ho pulito i funghi (tolto il grosso con un pennello e poi passati sotto l'acqua corrente e lasciati asciugare). 

Ingredienti: 
Due etti e mezzo di finferli freschi
Un cucchiaio d'olio
Uno spicchio d'aglio
Prezzemolo tritato con mezzo spicchio d'aglio (io ce l'ho sempre pronto in frigo - retaggi di famiglia)
Un pezzetto di dado 
sale e pepe

Preparazione: 
In una padella fate rosolare lo spicchio d'aglio con l'olio e, quando avrà insaporito il fondo, buttatelo via. Versate i funghi freschi puliti e fate prendere sapore. I funghi, specie i finferli, lasciano la loro acqua durante la cottura quindi (generalmente) non è necessario aggiungere acqua o brodo. Lasciateli cuocere a fuoco lento coperti, mescolando di tanto in tanto, con un pezzetto di dato per 10 minuti. Aggiungete il prezzemolo e regolate di sale e pepe. Fate cuocere ancora per circa 5 minuti. 

Il piatto è pronto. 

Preparati così sono ottimi come contorno a una buona bistecca o come guarnizione per una polenta. Oppure aggiunti al sugo o alla panna per un piatto di pasta mooolto sfizioso!

Buon appetito!

martedì 16 ottobre 2012

The Ramen Girl

Il mio primo approccio con il Ramen è stato a NYC. Prima sera. Io e la mia socia, dopo aver sistemato le valigie ci siamo lanciate in perlustrazione nella zona (East Village), accorgendoci contemporaneamente di amare profondamente quella città e di avere una fame da lupi! Così il piccolo ristorante di Ramen ci ha attirate subito.

Incuriosita dal titolo, ieri sera ho deciso di guardare "The Ramen Girl" film del 2008 di R. A. Ackerman con Brittany Murphy e Toshiyuki Nishida.

Abby, abbandonata dal fidanzato dopo averlo raggiunto a Tokyo, si sente persa e abbandonata e trova rifugio in un ristorante di Ramen.
Decide così che vuole diventare allieva del maestro Maezumi e imparare a cucinare il Ramen.
Ovviamente non si tratta solo di Ramen. Inizia un viaggio interiore che la porterà a conoscere l'amore e la cultura giapponese. Imparando una grande lezione che vale per molte cose. La testa, la tecnica, la capacità sono niente se non si usa il cuore, nella preparazione del Ramen come nell'affrontare qualsiasi sfida la vita di metta davanti.

Il film mi è piaciuto tantissimo! Soprattutto nei momenti in cui Maezumi (e la madre) cercano di far capire a Abby cosa serva per cucinare un ottimo Ramen. Le insegnano ad aprire il cuore, perché la cucina è amore. Il commensale, il cliente, l'ospite, riceve da noi in regalo la pietanza. Da quel momento farà parte di lui, gli regaliamo una parte di noi. Per questo bisogna imparare a donarsi, l'atto di cucinare è un atto d'amore, di scambio.

Ho trovato questo concetto bellissimo ed esprime pienamente la mia idea di cucina. Ciò che io cerco di fare, sempre, ogni qual volta metto in tavola qualcosa. E che cerco di afferrare quando assaggio piatti cucinati da altri. Questa è veramente la cucina.

lunedì 15 ottobre 2012

Pollo alla cacciatora

Purtroppo, troppo presa dalla voglia di assaggiare, ho dimenticato di fotografare.
(appena rifarò la ricetta sarà mia cura postare una foto - oppure se ne avete e volete condividerla fate pure!!!)

Ingredienti (x 2 persone):
2 cosce di pollo
3 pomodori perini
cipolla - sedano - carota
mezza tazza di brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino
sale e pepe
un rametto di tipo (possibilmente fresco)
mezzo limone
qualche oliva (verde o nera)

Preparazione:
Fate marinare le cosce di pollo con tre cucchiai di olio, il succo del mezzo limone, sale e pepe per almeno un paio d'ore.
Nel frattempo incidete ad X i pomodori perini alle due estremità, immergeteli in acqua fredda e portate a ebollizione. Dopo pochi minuti togliete dal fuoco e passateli sotto l'acqua fredda. Spelateli e tagliateli a tocchetti.

In una pentola fate scaldare tre cucchiai d'olio e fate rosolare il soffritto per un paio di minuti. Poi mettete le cosce in pentola bagnando con il sugo della marinatura. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e, quando sarà quasi del tutto assorbito, aggiungete i pomodori  e il brodo. Coprite e fate cuocere per circa un'ora a fuoco molto basso.
Ogni tanto girate le cosce e, nel caso, aggiungete un po' d'acqua.
Quasi a fine cottura aggiungete le olive. La ricetta prevede quelle nere ma sono ottime anche quelle verdi.

BUON APPETITO!

mercoledì 10 ottobre 2012

Pasta e fagioli (di ispirazione veneta)

Lo ammetto. Non amo particolarmente la pasta e fagioli. Non è il mio piatto preferito, anzi se posso evitare.
Però al mio compagno piace molto e i suoi genitori ci hanno appena dato un bel sacco di fagioli freschi, come non approfittarne?? Così complice il brutto tempo e il sabato sera casalingo eccomi ai fornelli dalle sei. (Anche prima se si considera la preparazione di soffritto e brodo)

Ingredienti:
Cipolla - sedano - carota
Fagioli  (quantità e tipologia a piacere. Noi avevamo i borlotti, ne ho messi quattro pugni abbondanti, da riempire su uno strato una fondina)
Un etto di ditaloni
Un cucchiaino di concentrato di pomodoro
olio evo
Un litro di brodo
Qualche pezzetto di pancetta
rosmarino (qualche fogliolina)
Una patata bollita (volendo si può mettere la patata a bollire con i fagioli)

Preparazione:
Nel mio caso usavo fagioli freschi, quindi non ho dovuto immergerli in acqua. Nel caso di fagioli secchi immergerli in acqua fredda la sera prima.
In una casseruola (io ho usato la pentola in cui faccio normalmente la pasta), mettete tre cucchiai abbondanti di olio e fate soffriggere cipolla, sedano e carota tagliati sottili con il rosmarino e la pancetta. Poi mettete i fagioli a prendere sapore e, dopo qualche minuto, coprite con il brodo (nel caso è il momento di mettere la patata) e portate a bollore. Abbassate al minimo la fiamma e coprite. Dopo circa 5 minuti prelevate un mestolo di brodo e fate sciogliere il concentrato e versate il tutto nella pentola. Lasciate cuocere coperto per un'ora e mezza. A questo punto prelevate metà dei fagioli e passateli al passaverdura (o nel mixer) e rimetteteli in pentola insieme alla patata schiacciata. Aggiungete i ditaloni  (nel caso aggiungete acqua) e portateli a cottura. Servite con un filo d'olio e (se piace) una spruzzata di pepe.
(Io ho unito la pasta e fagioli a uno splendido Cabernet, data l'ispirazione veneta)

BUON APPETITO!!

giovedì 4 ottobre 2012

Riso zucchine e limone

Questo piatto l'ho trovato in un giornale e ho deciso di provarlo, adoro il limone nei primi piatti!

Ingredienti (x 2 persone):
5 pugni di riso arborio (due a testa più uno per la pentola)
un cipollotto
brodo vegetale (un pentolino da latte)
una zucchina
mezzo limone
grana grattugiato
sale e pepe
olio evo
burro
un bicchiere di vino bianco

Preparazione:
In una padella antiaderente fate sciogliere una noce di burro con due cucchiai di olio e mettete il cipollotto a soffriggere. Quando sarà dorato aggiungete il riso e lasciate che tosti (i chicchi diventeranno opachi). Dopo qualche minuto sfumate con il vino bianco e, quando sarà tutto assorbito, iniziate ad aggiungere il brodo poco alla volta mescolando spesso.
(Nel caso non siate sicuri della quantità di brodo un consiglio è per due persone mezzo dado da mettere direttamente nel riso e poi aggiungere semplicemente acqua. In questo modo la quantità di brodo sarà giusta e non si butterà via niente.)
Nel frattempo tagliate la zucchina a julienne, grattugiate la buccia del mezzo limone e ricavatene il succo.
Quando il riso sarà quasi pronto aggiungete la zucchina e il limone e fate cuocere per altri 4-5 minuti.
(il riso normalmente richiede 18-20 minuti di cottura)
Quando è pronto mantecate con mezza noce di burro e il parmigiano.

Buon appetito!

martedì 2 ottobre 2012

Ossi buchi alla milanese

Visto che oggi è la festa dei nonni mi sento di pubblicare questa ricetta. E' un piatto tipicamente milanese e io, per essere sicura della riuscita, ho chiesto aiuto a mia nonna. Questo piatto che racchiude tutti i sapori che si respirano nella mia città (e che io ho sempre respirato in casa mia da ottobre a marzo).

Il piatto è un secondo che diventa piatto unico se accompagnato da un riso giallo o una polenta. In questo caso l'ho accompagnato a una julienne di finocchi (avevamo già dato per due giorni, meglio stare legggeri :-P)

Ingredienti:
Due ossi buchi
Mezzo bicchiere di Marsala (consiglio della nonna, normalmente nelle ricette è indicato il vino bianco, ma la ricetta milanese - milanese vuole il Marsala)
cipolla - sedano - carota
2 foglie di salvia
olio evo
burro, una noce
farina q.b.
Una tazza di brodo
un cucchiaino di concentrato di pomodoro (il concentrato di pomodoro non è strettamente necessario, si può decidere al momento)
3-4 rametti di prezzemolo
mezzo spicchio d'aglio
mezzo limone (grattugiare la scorza e ricavarne il succo)

Preparazione:
Incidere i lati dell'osso buco (non è un'operazione strettamente necessaria, serve per evitare l'arricciamento della carne. Nel mio caso non ci sono riuscita molto bene. Se li comprate dal macellaio lasciate fare a lui!) e infarinare gli ossi. In una padella antiaderente portare l'olio (due cucchiai) a temperatura e poi rosolare gli ossi da entrambi i lati. Trasferirli su un piatto e aggiungere il burro e il soffritto e due foglie di salvia tritate finemente, far rosolare e aggiungere gli ossi. Lasciare insaporire un paio di minuti e poi sfumare con il mezzo bicchiere di marsala. Quando sarà sfumato quasi completamente aggiungere il brodo dove si è sciolto il cucchiaino di concentrato (il concentrato non è obbligatorio, c'è anche la versione bianca) e coprire con un coperchio. Lasciare cuocere per un'ora e mezza circa, rigirando di tanto in tanto aggiungendo acqua se del caso.

A cottura quasi ultimata aggiungere la gremolada (prezzemolo tritato con aglio, scorza e succo di limone). Lasciare insaporire e servire.

Buon appetito!

lunedì 1 ottobre 2012

Suggestioni autunnali, cipolla - sedano e carota

La pioggia a me non piace. Io adoro il sole, caldo, che scalda il cuore. Dovevo allora assolutamente correre ai ripari questo fine settimana e così, dopo un'abbondante spesa e le pulizie domestiche di rito, mi sono messa ai fornelli per mandar via la tristezza.

Ho preparato soffritto per i prossimi mesi, tagliando cipolle - carote e sedano. Poi mi sono resa conto che forse ne avevo presi un po' troppi.. e allora che fare? Ma sì un bel brodo (che tanto mi serviva per tutte le ricette che avevo in mente). 

E poi prepariamo la pasta e fagioli, e domenica pollo alla cacciatora (chiedo venia, ho dimenticato di scattare troppo presa dalla voglia di masticare) e ossi buchi. Purè di contorno e tortino di verdure per il pranzo in ufficio di oggi.

E la tristezza è andata via. Spazzata dall'ottimo cibo e dalla preparazione, dai sapori che provenivano dalla cucina, dai gesti antichi e moderni nello stesso tempo. 

Devo dire che mi ha dato grande soddisfazione fare il brodo. Lo so è una stupidata. Ma io, pigra, ho sempre usato il dado. In realtà è davvero semplice. Da grande soddisfazione e per il gusto.. beh, non c'è paragone. 

In una pentola ho versato 2 litri d'acqua ai quali ho aggiunto una carota, una cipolla, una patata sbucciata (alla quale ho inserito un chiodo di garofano) e 4 o 5 gambi di sedano, poi ho aggiunto una manciata di sale. Ho coperto e lasciato cuocere per circa 2 ore (si può anche andare avanti ma mi serviva la pentola per la pasta e fagioli). A questo punto l'ho scolato. Ho tenuto da parte la patata per la pasta e fagioli, metà del brodo l'ho usato proprio per questa preparazione e l'altra metà per preparare il pollo, il purè e gli ossi buchi. Mica male! E che buono!!!