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martedì 20 novembre 2012

L(')ost in Venice

Questo fine settimana mi ha portato a Venezia. Due giorni di fuga dalla quotidianità e dal rumore del traffico. Si perché la prima cosa che colpisce chi arriva a Venezia è il silenzio. Un silenzio fatto di voci. Niente clacson, niente sgasate. E niente semafori.

A Venezia, poi, il forestiero deve accettare il perdersi. Non deve pretendere di sapere sempre esattamente dov'è e dove sta andando. Quindi scarpe comode, cartine in tasca per poter ritrovare l'albergo, macchina fotografica in mano e via per le calle e i campi.

Ovviamente un mio fine settimana non può prescindere da cibo e vino. Che a Venezia si riassume in cicheti e ombre. Ero partita preparatissima con un elenco di Bacari da fare invidia a una guida... Qualcuno l'ho trovato, con altri non ci ho neanche provato. Perché poi quando sei in giro, vedi una porta, senti un vociare e ti butti dentro, anche per ripararti dal freddo.

Un tour di Venezia non può prescindere dalle sarde in saor, sardine fritte e fatte riposare con aceto, cipolle appassite in olio, uvette e pinoli. Una bontà! Le migliori? Sicuramente all'Osteria al Ponte - davanti all'ospedale S.S. Giovanni e Paolo (che poi vogliamo parlare dell'ospedale??). Meraviglioso paninetto ricolmo di sarde. Un piacere per il palato.

Abbiamo provato a concederci le polpette dell'Osteria alla Vedova (Ca' D'oro) ma era davvero impossibile.

Molto belli e curati i cicheti all'Erbaria (Rialto), zona molto in voga tra i giovani. Noi abbiamo scelto l'Osteria del Bancogiro. Personalmente un'ottima fettina di polenta nera con ricotta salata e gamberi al curry!

Il quartiere migliore per mangiare e bere è, sicuramente, Canaregio soprattutto avvicinandosi al Ghetto. Nel mio tour personale di Venezia non poteva mancare una tappa al Timon (F.ta Ormesini) luogo tanto caro ai miei nonni. Ottimo il crostino con battuto di pancetta. E la selezione era davvero di tutto rispetto.

Per chi si sta chiedendo i prezzi di tutto questo, beh. Normalmente un bicchiere di vino va dai 2 ai 5 €, secondo il posto e, ovviamente, il vino. I cicheti vanno da 1 a 2/3 €. Quindi si può far del buono senza svenarsi! Mi raccomando la cartina in tasca e la voglia di perdersi a Venezia!





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